Glossario
L'erede accetta l'eredità compiendo atti che presuppongono la volontà di accettarla, come l'uso dei beni ereditati. Senza il bisogno di esprimere formalmente la volontà di accettare l'eredità.
Abbreviazione di Amministrazione di Sostegno. Si tratta di un istituto giuridico che prevede la nomina di un amministratore per assistere una persona che non è in grado di provvedere ai propri interessi.
In diritto, gli affini sono i parenti del coniuge. Ad esempio, il fratello del marito è un affine.
L’amministratore di sostegno è una figura istituita per quelle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Gli anziani e i disabili, ma anche gli alcolisti, i tossicodipendenti, le persone detenute, i malati terminali possono ottenere, anche in previsione di una propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio.
Provvedimento emesso dal giudice necessario per compiere atti importanti che riguardano il patrimonio o gli interessi di una persona incapace o di un minore, come l'accettazione di un'eredità o la vendita di beni.
La persona che beneficia di una misura di protezione giuridica, come l'Amministrazione di Sostegno o la curatela.
Procedura che permette di accettare un'eredità rispondendo dei debiti del defunto solo con i beni ereditati, e non con il proprio patrimonio personale.
Territorio su cui si estende la competenza di un tribunale.
Misura di protezione giuridica per le persone che, pur non essendo completamente incapaci di intendere e di volere, necessitano di un aiuto per compiere alcuni atti giuridici.
Soggetto nominato dal Giudice per rappresentare un minore o una persona incapace in situazioni di conflitto di interesse con i loro rappresentanti legali.
Uno degli atti giuridici in cui si può esprimere la decisione del Giudice.
Luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Eredità in cui i debiti del defunto superano il valore dei beni, con la conseguenza che l'erede si troverebbe a dover pagare i debiti con il proprio patrimonio.
Magistrato che si occupa di tutelare le persone che non sono in grado di provvedere ai propri interessi, come i minori, gli interdetti e i beneficiari di Amministrazione di Sostegno.
Misura di protezione giuridica meno restrittiva dell'interdizione, per persone che si trovano in una situazione di ridotta capacità di intendere e di volere.
Persona che, a causa di una grave infermità mentale, è stata dichiarata incapace di provvedere ai propri interessi.
Misura di protezione giuridica per le persone che si trovano in una condizione di totale incapacità di intendere e di volere.
Elenco dettagliato dei beni che compongono un patrimonio.
Condizione che limita la capacità di una persona di compiere determinate azioni o di prendere decisioni.
Pubblico ufficiale che redige atti pubblici, come testamenti e compravendite immobiliari.
L'ordinaria amministrazione si riferisce alle azioni quotidiane per gestire il proprio patrimonio, come pagare le bollette o fare la spesa. La straordinaria amministrazione riguarda invece atti più importanti, come vendere una casa o fare un investimento.
Magistrato della Procura della Repubblica che è parte nel procedimento di volontaria giurisdizione, nel quale esercita funzioni di garanzia e di controllo, facendo valere l'interesse pubblico a che vengano applicate correttamente le norme di protezione delle persone "fragili".
La residenza è il luogo dove una persona vive abitualmente, mentre il domicilio è il luogo dove una persona ha i suoi affari e interessi. Per esempio, una persona può avere la residenza a Roma ma il domicilio a Milano perché lì lavora.
L'insieme dei diritti e dei doveri che i genitori hanno nei confronti dei figli, inclusa la rappresentanza legale e la gestione degli interessi del minore.
Domanda formale presentata a un giudice per ottenere un provvedimento.
Servizio offerto dagli enti pubblici (Comuni) per aiutare le persone in difficoltà.
Atto con cui una persona dispone dei propri beni per il tempo dopo la sua morte.
Organo giudiziario competente a decidere su controversie civili e penali.
È il Giudice con competenza in materia sia civile che penale per un ambito territoriale detto circondario.
Il Tribunale ordinario giudica in composizione collegiale (tre giudici) e in composizione monocratica (un giudice singolo). Le sentenze del Tribunale ordinario sono impugnabili, mediante l'appello, davanti alla Corte d'Appello per motivi concernenti il fatto che ha dato origine alla causa (motivi di merito) e davanti alla Corte di Cassazione, mediante ricorso per cassazione, per motivi concernenti questioni di puro diritto (motivi di legittimità) o di attribuzione tra le varie giurisdizioni (motivi di giurisdizione). Il Tribunale ordinario esercita anche le funzioni di Giudice tutelare, oltre ad altre specifiche funzioni stabilite dalla legge.
Si riferisce a tutte le azioni e le leggi che hanno lo scopo di proteggere i bambini e i ragazzi, garantendo il loro benessere e la loro sicurezza. È come una "rete di protezione" per assicurarsi che crescano in un ambiente sano e sicuro.
Persona nominata dal Giudice Tutelare per assistere e rappresentare un minore o un interdetto.
Acronimo di “Ufficio di Prossimità”, è un ufficio del Comune che dà supporto al privato cittadino, esclusivamente per alcune procedure di volontaria giurisdizione, per la preparazione degli atti da inviare al giudice tutelare e la trasmissione telematica degli stessi al Tribunale di competenza. Non fornisce consulenze legali.
Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o più comuni di norma confinanti, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza.
È l'attività che viene esercitata dal giudice non per comporre una lite, ma nell'interesse di uno o più soggetti, per il rilascio di autorizzazioni, omologazioni, nomine, revoche, ecc. In genere il giudice adotta questi provvedimenti con decreto emesso in Camera di Consiglio.